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Endocrinologi: agli italiani piace la telemedicina

Endocrinologia Redazione DottNet | 07/11/2019 18:17

Ame, la maggior parte degli utenti è donna. La parola più cercata è menopausa

La telemedicina piace sempre di più agli italiani. Almeno per quanto riguarda le malattie endocrinologiche, che colpiscono oltre 10 milioni di persone, ossia un individuo su sei. Dell'argomento si è parlato al 18/o Congresso nazionale dell'Associazione medici endocrinologi (Ame) che si è svolto a Roma dal 7 al 10 novembre, dove sono stati anche presentati i dati dei progetti di telemedicina promossi da Ame, l'Ambulatorio Virtuale ed Endowiki. Due iniziative che contano migliaia di utenti-pazienti e che consentono già di tirare le somme del fenomeno: la maggior parte degli utenti è donna e vive in centro urbano, e 'menopausa' è la parola più cercata su Endowiki, la stessa che è risultata la più digitata su Google lo scorso anno.

L'Ambulatorio virtuale è un progetto (selezionato dal Politecnico di Milano) realizzato grazie alla collaborazione tra l'Associazione e Welcomedicine e consiste in una piattaforma web di telemedicina (www.welcomedicine.it) che abilita i pazienti gratuitamente e offre una serie di servizi, a partire dalla televisita. Attivata da giugno scorso, già conta 6000 utenti-pazienti e 20 mila consulti effettuati. L'altro progetto - Emndowiki - è un'enciclopedia online sulle malattie endocrine con la sezione pubblica per i pazienti, ad accesso libero, che spiega ogni patologia con domande e risposte di facile comprensione.    "Facciamo un esempio, se è domenica e all'improvviso mi accorgo di essere andato in iperglicemia, non riesco a raggiungere il mio medico curante, una soluzione efficace e veloce è l'ambulatorio virtuale. Allora scrivo sottolineando l'urgenza e avrò la risposta di un endocrinologo accreditato in giornata. E' un servizio importante, veloce e per questo i pazienti lo trovano soddisfacente", spiega Vincenzo Toscano, past president di Ame. Che però ci tiene a sottolineare il valore dell'informazione:

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"Noi specialisti spesso riceviamo pazienti che, dopo aver consultato Google, ritengono di essersi fatti un'idea precisa di come farsi curare e ci chiedono le terapie 'secondo loro'. Per questo uno strumento come Endowiki è importante, perchè non fornisce le informazioni generiche o fuorvianti del web, ma dà indicazioni specifiche e certificate, oltre che controllate e valutate secondo i risultati delle ultime e più serie ricerche. Insomma in ambito endocrinologico c'e' grande bisogno di informazione". E conclude il presidente dell'Ame, Edoardo Guastamacchia: "Basti pensare che l'endocrinologia si occupa di patologie che colpiscono milioni di persone, dall'obesità, al diabete, alle malattie della tiroide, ai disturbi del ciclo mestruale nella donna, per non parlare dei disturbi della fertilità e della sessualità maschile e femminile, i disturbi del comportamento alimentare, le alterazioni della crescita, i tumori ormono-sensibili, senza trascurare ovviamente le malattie endocrinologiche rare". 

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